Vertice di Maggioranza: la riunione delle delegazioni
Si è concentrata sull’esame dell’articolato la riunione delle delegazioni di maggioranza, rinviando il confronto politico alla prossima settimana; chiuse tutte le valutazioni programmatiche. Certo, qualche accenno al voto di mercoledì notte in Consiglio Grande e Generale c’è stato, l’esito ha lasciato il segno e la necessità di verificare la compattezza resta viva e concreta, ma il vertice di oggi è stato destinato a chiudere la partita della legge obiettivo. Tutti d’accordo sui 37 articoli del provvedimento, compresi i nodi che fino a ieri sembravano uno scoglio sulla strada della coalizione: su casa da gioco, territorio e residenze l’intesa pare sia stata raggiunta concordando il rispetto di quanto già sancito nel programma di Governo. PSD, AP, SU e DDC torneranno a incontrarsi mercoledì prossimo per rivedere il testo e licenziare, quindi, l’intera legge omnibus che così può iniziare il suo iter di approvazione. E sempre mercoledì dovrebbe aprirsi il confronto politico: fissate le convergenze sulle cose da fare, resta da valutare la solidità della maggioranza, la capacità di assicurare ai provvedimenti che arrivano in aula i voti necessari e ad evitare le brutte sorprese, come l’ultima di mercoledì. E questo è un punto cruciale, a poco servono le intese sui programmi se alla prova dei fatti, quello su cui si muove la maggioranza, è un terreno minato. Il PSD non ha gradito per nulla quegli otto voti mancanti e individua in altre forze la responsabilità. Alleanza Popolare replica e rimanda i sospetti al mittente. “Certe voci – afferma il Coordinatore Mario Venturini – ci fanno arrabbiare. I franchi tiratori stanno altrove, in quel partito che più volte ha messo in difficoltà la maggioranza e che è stato protagonista della caduta del Governo. Comunque – conclude – la maggioranza ha dei problemi e questi vanno chiariti”. Sulle intese per la legge obiettivo Venturini dichiara: “C’erano cose che non andavano e ci siamo rimessi nella giusta carreggiata”. “Quello di oggi – spiega il capogruppo del PSD, Claudio Felici – è stato un tavolo tecnico che ci ha permesso di chiudere gli ultimi capitoli rimasti aperti e la proposta definitiva della legge obiettivo è ormai vicina. Affronteremo il confronto politico di mercoledì con lo spirito costruttivo di sempre”. Alessandro Rossi, capogruppo di Sinistra Unita, è soddisfatto per l’esito tecnico ma evidenzia come il nodo politico resti aperto. “Le due commissioni della prossima settimana – annuncia – sulla legge antiriciclaggio e il giusto processo, saranno la cartina tornasole sulla capacità della maggioranza di dare risposta a questo deficitario stato di cose”. Per i DDC, che hanno tenuto un incontro supplementare con i socialisti e democratici, questa è l’unica maggioranza possibile. Lo afferma il capogruppo Cesare Gasperoni, che ritiene si debba agire su quello che unisce piuttosto che su quello che divide, a suo parere, comunque, solo limitato a pochi aspetti. “Non possiamo – dichiara – lasciare il Paese senza Governo, sarebbe una crisi al buio, dal momento che non ci sono alternative serie. Anche allargare la maggioranza – aggiunge – potrebbe creare ulteriori difficoltà. Le differenze è bene ci siano, serve la responsabilità per portare avanti il programma”.
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