Al via il confronto sulla riforma elettorale

Al via il confronto sulla riforma elettorale.
Una conferma dell’azione del governo straordinario, l’apertura decisa verso Sammarinesi per la Libertà e Alleanza Nazionale, più timida verso i nuovi soggetti del socialismo e Alleanza Popolare. Nessun dialogo con Zona Franca. Sono questi i messaggi che il Segretario democristiano, Pier Marino Menicucci ha lanciato nel comizio di chiusura della Festa dell’Amicizia. Un segnale anche all’alleato di governo, apprezzato per l’impegno profuso in questa fase straordinaria: la riforma della legge elettorale dovrà essere caratterizzata da una difesa del proporzionale, 'quello vero, e non quello mascherato – ha detto – che qualcuno sta ventilando. Rifuggiamo – ha detto – dagli schemi politichesi del centro destra e del centro sinistra'. L’intervento sulle regole del voto è un impegno preciso dell’esecutivo, l’ultimo atto, e il confronto inizierà già nei prossimi giorni, per arrivare a dotare presto il paese della nuova legge. Ma c’è un altro segnale che Menicucci ha voluto lanciare dalla festa del suo partito: la DC è una forza popolare che nel suo recente congresso ha ritrovato quell’unità necessaria a conservare quel ruolo di centralità politica. Ruolo che il leader democristiano dimostra di voler esercitare.

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