Via libera all'ampliamento di Asa e Alutitan
La formula della "cessione del diritto di superficie" per 40 anni, anziché della vendita, ha fatto superare le divisioni in maggioranza. Lo Stato incasserà circa 230mila euro.
Nella prima parte della seduta pomeridiana è stato completato l'esame della variazione di Bilancio approvata con 36 voti favorevoli e i 12 voti contrari dell'opposizione. Dunque schieramenti compatti. Nessun indugio in maggioranza al sostegno, solo qualche sottolineatura come quella di Emanuele Santi, di Rete, che ha auspicato forme di finanziamento del debito a tassi meno elevati o Gaetano Troina di DML che ha invitato, anche in vista del Bilancio Previsionale, a tenere in considerazione il piano di sviluppo che già c'è e cioè – anche se non l'ha mai citato – il San Marino 2030. L'opposizione di Libera, RF e dell'indipendente Fabbri, ha invece bocciato senza riserve il secondo assestamento di Bilancio dell'anno, perché inadeguato di fronte alle gravi difficoltà del paese e dei conti pubblici con un debito che è diventato insostenibile.
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Il Consiglio è poi passato all'esame delle richieste di ampliamento di Asa e Alutitan. Nel recente passato erano state fonte di divisione in maggioranza perché Rete non concordava sulla cessione dei terreni. La nuova formula, quella della concessione del diritto di superficie per 40 anni, ha superato il problema. Il Segretario della Democrazia Cristiana Gian Carlo Venturini ha precisato che è stata accettata dalle due aziende ed entrambe le pratiche sono passate con l'astensione delle opposizioni. Per Mirco Dolcini e il Segretario di Stato Fabio Righi di DML restava tuttavia preferibile la formula originaria. Il consigliere Zafferani di RF ha fatto notare che per l'Anis la soluzione trovata, non incoraggia di certo gli investitori esterni. Il Segretario al Territorio Canti ha commentato affermando che qualunque sia la soluzione, l'importante è fare sviluppo. In cambio della concessione del diritto di superficie lo stato Incasserà dalle due aziende complessivamente, circa, 230mila euro. Territorio protagonista anche al comma successivo con la variante al Prg, in prima lettura, per l'ampliamento di attività produttive nel Castello di Chiesanuova e del cimitero di Acquaviva.
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