Via libera alle "Società Benefit": incentivi per le attività che operano per il bene comune
Il pdl è stato presentato dalla Segreteria Industria. In esame anche il Decreto Università e il 'gradimento' al Rettore Petrocelli per un nuovo mandato
Nonostante un percorso travagliato con ripetuti slittamenti dell'esame in aula, fin dalla sessione di giugno, approvata con 27 sì e due non votanti, la “Legge quadro in materia di società benefit”, presentata dalla Segreteria di Stato all'Industria. Ha l'obiettivo di promuovere la costituzione di società che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territorio e ambiente.
Le società benefit, in base ad un rating assegnato dalla Camera di Commercio, potranno accedere ad incentivi che verranno definiti con un successivo decreto delegato. Il pdl è stato sostenuto anche dalle opposizioni che però hanno sottolineato come non si tratti certo di un provvedimento che risolleverà le sorti del paese. “Non risolleverà le sorti del paese ma - ha commentato il Segretario di Stato Fabio Righi - è uno strumento in più per costruire un'economia sana e intercettare ulteriori opportunità”.
Il Consiglio nel pomeriggio ha anche avviato l'esame del decreto delegato sull'assetto istituzionale e organizzativo dell'Università degli Studi. Un provvedimento necessario per uniformare l'Università di San Marino e accreditare l'intero sistema allo Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore, come ha spiegato il Segretario di Stato Andrea Belluzzi. Con il decreto viene riconosciuta all'ateneo sammarinese la piena autonomia nella nomina del Rettore ma si introduce anche il diritto di voto degli studenti e degli staff amministrativi e la possibilità di costituire all'interno dell'Università un nucleo di docenti a tempo indeterminato - anche se non residenti a San Marino - che potranno quindi accedere ad una carriera accademica in territorio.
All'attenzione dell'aula anche il gradimento ad un ulteriore mandato triennale, il quarto consecutivo, per il Rettore Corrado Petrocelli, figura che nel dibattito ha ricevuto unanimi espressioni di apprezzamento: anche da Rete che però, con Roberto Ciavatta, ha segnalato un vulnus procedurale che potrebbe creare imbarazzo allo stesso Petrocelli, a cui ha manifestato, a scanso di equivoci, la sua massima stima.
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