Vicenda Arzilli: in arrivo una mozione di sfiducia
Rete, Civico 10, Sinistra Unita e il consigliere indipendente Federico Pedini Amati preparano una mozione di sfiducia nei confronti del Segretario all'industria Marco Arzilli. La consegneranno a ridosso della prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza - spiegano - per non impegnare il Consiglio, come da regolamento, in una seduta straordinaria. La mozione di sfiducia verrà votata, in seduta pubblica, nell'ultima sessione parlamentare dell'anno dedicata soprattutto alla legge di bilancio. La sfiducia nei confronti del Segretario all'industria Marco Arzilli era contemplata anche nell'ordine del giorno votato al termine della seduta segreta ma, spiegano le opposizioni, è stata cassata perchè non era questo lo strumento adatto. Di qui il voto di censura, bocciato dall'Aula. Non ci facciamo illusioni, commenta l'opposizione: anche la sfiducia non passerà. Ma le dimissioni di Arzilli erano un atto dovuto che lui non ha fatto. Ce le aspettavamo, sottolinea Elena Tonnini di Rete, perchè avrebbero permesso di sganciare il ruolo di Arzilli dall'imbarazzo. I fatti sono gravi e si doveva procedere con coerenza. La mozione di sfiducia si poteva evitare, rimarca la capogruppo di Rete, se il primo passo fosse stato fatto da Arzilli. Franco Santi di Civico 10 mette in luce le difficoltà del Paese nell'affrontare questa fase di transizione. Dopo aver vissuto a lungo su una economia opaca, la politica ha scelto con determinazione la strada della trasparenza ma c'è una realtà economico-sociale che stenta a fare questo passaggio. Il caso Arzilli è sintomatico, afferma, e la sua posizione nel governo insostenibile. Non deve esserci neppure l'ombra del dubbio sulle istituzioni, aggiunge Matteo Zeppa di Rete affermando che, dai toni di qualche esponente della maggioranza, si sentiva la volontà di chiedere la sfiducia. Arzilli non ha rassegnato le dimissioni nel modo consono cioè alla Reggenza, rimarca Mimma Zavoli di Civico 10. Tutti gli atti avvenuti dopo sono difficili da sostenere afferma, sottolineando l'inopportunità politica di un Segretario di Stato che rappresenta tutti. Le colpe dei padri non ricadono sui figli ma, chiede Augusto Michelotti di Sinistra Unita, le colpe degli amministratori delegati di una società possono ricadere sugli azionisti? Perchè Marco Arzilli, per 6 anni, non ha congelato le sue azioni? Intanto Federico Pedini Amati afferma che, in Aula, Noi Sammarinesi ha smentito la presentazione delle dimissioni, da parte del Segretario all'industria, al suo Movimento.
Sonia Tura
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