Vicenda casinò: una legge per istituire la commissione di inchiesta
Saranno 20 i consiglieri chiamati a far parte della Commissione d’inchiesta incaricata di accertare presunti comportamenti sull’eventuale apertura di una casa da gioco a San Marino. 4 in rappresentanza della Dc, 6 del Psd, 3 di Alleanza Popolare, 2 di Sinistra Unita, uno a testa per Nuovi Socialisti, Noi Sammarinesi, Popolari, Alleanza Nazionale e Sammarinesi per la Libertà. Non potranno farne parte i consiglieri che hanno prodotto i documenti sui quali si dovrà far luce, e la Commissione dovrà riferire al Consiglio entro e non oltre il 31 gennaio 2007. Agirà coi poteri e i limiti dell’autorità giudiziaria, e potrà ammettere prove testimoniali, nonché consultare ed acquisire documenti presso i pubblici uffici e il Tribunale. In base all’articolo 1, la Commissione dovrà accertare l’autenticità e la reale provenienza del documento attribuito ad un senatore italiano, Paolo Guzzanti, e di quello a firma del presidente della Trillium Gaming, prodotti entrambi da alcuni consiglieri democristiani nella seduta del Consiglio del 27 luglio; dovrà accertare inoltre la veridicità delle dichiarazioni contenute nei documenti, e verificare se la documentazione prodotta sia stata sollecitata direttamente o indirettamente da consiglieri della Repubblica per strumentali finalità politiche; infine, dovrà accertare l’esistenza di eventuali comportamenti non corretti da parte di esponenti politici in merito alla possibile apertura di una casa da gioco a San Marino.
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