Voto di scambio. Paride Andreoli replica e la Magistratura apre un’inchiesta
Il primo esposto arriva una settimana dopo la presentazione delle candidature. Si segnalano pressioni sui candidati per variazioni di lista in cambio di denaro. Il Tribunale ascolta una decina di persone. Poi, dopo l’avvio della campagna elettorale, arriva la denuncia di Rete. Un nostro aderente, segnala, è stato avvicinato da un politico che gli ha offerto soldi in cambio del voto. Molto dettagliato l’esposto presentato dal segretario del Psd. Si va dai viaggi pagati alla compravendita di voti: 200 euro per il singolo 500 se a votare è tutta la famiglia. La Magistratura ha ascoltato Gerardo Giovagnoli che ha circostanziato tutti gli elementi contenuti nell’esposto. Presumo, afferma, che le indagini verranno avviate d’ufficio. Ai viaggi pagati per gli elettori dedica una inchiesta “Il Fatto Quotidiano” che parla di truppe cammellate, racconta il via vai di pullman provenienti da Parigi e da Grenoble e tira in ballo i socialisti e Paride Andreoli. Il co-presidente replica definendo l’articolo fazioso e strumentale e riepiloga i voti esteri ottenuti dalle liste in gara. Mi sembra, scrive, che i consensi siano stati distribuiti in modo piuttosto equo, considerando la storicità di alcuni partiti e il loro vasto elettorato. Intanto i sammarinesi guardano il Palazzo e si chiedono quale sarà la squadra di governo. Di definito ci sarebbero le 6 Segreterie di Stato per la lista Dc-Ns, 3 per il Psd ed una per AP. Ma sulla ripartizione delle deleghe il confronto continua. A 10 giorni dalle elezioni si rincorrono le ipotesi, ma nulla ancora sembra definitivo.
Sonia Tura
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy