“La diffusione di questi documenti ha messo in grave pericolo funzionari americani in tutto il mondo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Usa, Eric Holder e negli Stati uniti è stata avviata un’indagine penale. In Italia, per il momento, il materiale reso noto è solo oggetto di polemiche politiche e gossip, la magistratura se ne occuperà solo se le rivelazioni violeranno i segreti di stato. E se violazione c’è o ci sarà, è difficile, in questa fase saperlo. Wikileaks ha infatti deciso di rendere pubblici i 251.287 documenti segreti e riservati, oggetto del dossier, nell’arco di alcuni mesi, un po’ alla volta. Sul sito ne sono consultabili alcuni e i più importanti media internazionali ne hanno divulgato solo in parte i contenuti, anche per l’oggettiva difficoltà di consultare le decine di migliaia di documenti. E’ però possibile fin da ora scoprire i paesi interessati dalle rivelazioni, perché sul sito c’è un grafico con l’elenco. Compare anche San Marino: è in fondo alla lista, vicino al Principato di monaco. Il volume delle informazioni sul Titano e molto limitato, ma al momento non è stato reso noto.
Luca Salvatori
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