Si presentano agli iscritti e simpatizzanti del Pdd con l’intento di riportare il partito alla linea scelta dal congresso e prendere il sopravvento all’interno della sede di murata. Zona franca ribadisce di non essere nata per dividere, ma per salvaguardare i valori, gli ideali e l’identità minacciati dall’opportunismo e spregiudicatezza che imperano nella classe politica sammarinese. Al momento si trova in minoranza negli organismi dirigenti, ma presto sottoporrà agli aderenti di partito la verifica e la scelta democratica delle linee di intervento da intraprendere e del personale politico che dovrà portarle a compimento. Il documento prosegue con le posizioni di Zona franca su alcune questioni: si all’unificazione Pdd e Pss per l’alternanza e alternativa, lavorare per costruire un centro sinistra alternativo al polo conservatore. Se ci starà il Pss non potrà starci la Dc per la corrente minoritaria dei democratici, perché la loro alleanza è la maggiore responsabile della deriva morale economica e politica del paese. Poi le priorità a iniziare dalla riforma della legge elettorale, per impedire le forzature del voto estero e di quello di scambio, infine il giudizio sul governo straordinario: una delusione. Sterile ed equivoco sulla questione morale, in ritardo sulle riforme promesse. La richiesta è che concluda il suo mandato nel 2005 come promesso ai cittadini. La stessa partecipazione del Pdd al governo straordinario è cosa distinta dal processo di unificazione con il PSS.
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