Dopo le proteste, le raccolte firme di insegnanti e genitori, e il dissenso di sindacati e forze di opposizione, il contestato “decreto scuola” arriva in Commissione Affari Costituzionali ed Istituzionali: riunita da questo pomeriggio. Anche oggi diverse decine di docenti si sono riunite davanti a Palazzo Pubblico, per ribadire il proprio “no” al provvedimento; poi si sono spostate sulla tribuna dell'Aula, per seguire l'andamento dei lavori. Dopo il comma comunicazioni, il riferimento del Segretario all'Istruzione, che ha illustrato, articolo per articolo, il provvedimento e le relative motivazioni. Marco Podeschi ha sottolineato come siano state “subordinate le esigenze di contenimento della spesa al mantenimento di un elevato standard qualitativo”. La versione definitiva del decreto – ha aggiunto - ha tenuto conto di alcune proposte emerse negli incontri con i docenti. “L'istruzione – ha poi affermato – rappresenta l'investimento più efficace per il rilancio del Paese”; definite infondate – dal Segretario di Stato - alcune affermazioni emerse durante l'acceso dibattito di questi giorni. Non è vero – ha detto – che manchi un chiaro progetto per la scuola, come come è infondato affermare che non vi sia attenzione verso la qualità dell'offerta formativa. All'ordine del giorno anche l'esame in sede referente del progetto di legge sul trattamento dei dati personali. I lavori della prima Commissione Consiliare Permanente proseguiranno nelle ore serali, per poi riprendere domani. Prevista anche una riunione nella giornata di lunedì 6 agosto.
Intervista a Fulvia Casadei, portavoce degli insegnanti
L'intervento integrale del Segretario Podeschi in Commissione
Intervista a Fulvia Casadei, portavoce degli insegnanti
L'intervento integrale del Segretario Podeschi in Commissione
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