10 anni degli scacchi viventi di Marostica
Una tradizione nata da un duello per un amore che arriva da lontano e che quest'anno festeggia il centenario
Accade nel secondo week end degli anni pari, ad esclusione di quest'anno, quando la piazza di Marostica sarà teatro di una partita a scacchi davvero inusuale, dove a giocare sono persone in carne ed ossa.
Si tratta della famosa “Partita a scacchi viventi di Marostica”, di cui quest’anno nonostante sia dispari si festeggia il centenario.
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Le sue origini vanno rintracciate nel lontano 1454 quando, secondo la leggenda, due valorosi guerrieri, Rinaldo D’Angarano e Vieri da Vallonara, decisero di sfidarsi a duello per ottenere la mano di una certa Lionora, di cui erano entrambi perdutamente innamorati. I
ll padre della ragazza, il Castellano Taddeo Parisio, si oppose al duello e propose loro di sfidarsi in una partita a scacchi. Il vincitore avrebbe sposato Lionora, lo sconfitto si sarebbe sposato con la sorella Oldrada.
Venne quindi organizzato l’incontro nella piazza del Castello da basso con la partecipazione di “pedine” in carne ed ossa.
Per onorare l’evento si decise di far sfilare fanti e cavalieri, arcieri e alabardieri, ma anche il Castellano e la sua corte, accompagnando il tutto con musiche, danze, fuochi e luminarie.