Al Teatro alla Scala, durante i cori verdiani squilla un cellulare... e tutto si ferma
Il Maestro Riccardo Chailly si è mostrato molto infastidito: "Risponda pure, noi riprendiamo dopo".
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Grande mancanza di rispetto nei confronti dei musicisti del Teatro alla Scala di Milano. In una pausa dell'esecuzione, nel momento di massima tensione, durante i non semplici cori verdiani, per la precisione il coro di Macbeth di Patria oppressa, si sente lo squillo di un cellulare in sala. L'infernale apparecchio non si limita al primo squillo, ma ne regala un altro alla folla incredula. Tutto finito penserete voi... ma assolutamente no, ne arriva un terzo, che però accende il M° Chailly che sta dirigendo l'Orchestra e il Coro, che si gira verso il pubblico con fare polemico e sbotta dicendo: "Risponda pure, noi riprendiamo dopo!"
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Dal teatro si leva un applauso e dopo la fastidiosa ed incivile interruzione da trillo, l’esecuzione riparte, ma non da dove era stata interrotta, addirittura dall’inizio... Alla grande mancanza di rispetto nei confronti dei musicisti, il maestro Chailly non fa finta di niente, e ribadisce: "Patria oppressa con l'ostinato del telefonino non è possibile", ed aggiunge: "Non siamo soli, perché stiamo realizzando un'incisione per la Decca di Londra... ed è una cosa importante".