Bianca Atzei, in gara tra i Big senza timore

E' l'artista outsider in gara tra i big al Festival di Sanremo, ma Bianca Atzei, classe 1987, non sembra preoccuparsene. Da quattro anni al posto suo, fa parlare le sue canzoni. Da L'amore vero del 2012 a La gelosia - in duetto con Kekko Silvestre -, poi Fino in fondo e La paura che ho di perderti (ancora un brano di Kekko) nel 2013, che segna la svolta. Nel suo curriculum anche collaborazioni con Niccolò Agliardi, con Alex Britti (con cui l'anno scorso aveva presentato al Festival un brano poi scartato e che - scherzi del destino - quest'anno ritrova in gara) e con Gianni Morandi che l'ha voluta all'Arena di Verona. "Non penso a quello che dicono gli altri, non vedo l'ora di salire sul palco, cantare e fare bella figura - racconta Bianca in un'intervista all'ANSA -. Non ho timore nei confronti degli altri. Non mi intimorisce cantare, molto di più parlare", spiega non nascondendo la sua timida ritrosia a svelarsi.
Al Festival porterà il brano Il solo al mondo, scritto ancora da Kekko, autore anche dei brani di Annalisa e Anna Tatangelo.
"Sono contenta per lui, ma anche un po' gelosa - scherza -. Lui comunque è uno dei primi che ha creduto in me. Gli sono debitrice". Sulle voci che volevano il brano sanremese pensato per Alessandra Amoroso, minimizza: "Ho letto anche io questa cosa, ma non so nulla. Io so che lui mi ha proposto la canzone, l'ho ascoltata e mi ha colpito subito". Nella macedonia voluta da Carlo Conti, lei spera "solo di non essere il kiwi perché sono allergica. Ma l'idea mi piace: il filo conduttore è il pop, con canzoni orecchiabili, dirette e semplici". Sanremo sarà anche l'occasione per la 28enne cantante milanese, di origini sarde, per presentare il suo album di debutto, Bianco e Nero, in uscita il 12 febbraio per Baraonda Edizioni Musicali. "Perché ho aspettato così tanto tempo? Semplicemente perché abbiamo cercato di lavorare bene - spiega -. Non arrivo dai talent (anche se ho provato) né dalla tv, ho fatto il percorso vecchio stampo, più lungo e difficile ma forse più duraturo. Prima abbiamo provato i singoli per vedere come andava. E ora finalmente dopo tre anni di lavoro ho un disco da proporre: 20 brani, con tanti ospiti". Oltre al brano in gara al Festival, la nuova versione Non potho reposare, in duetto con i Tazenda in omaggio alla Sardegna, sua terra d'origine, alla quale è molto legata e dove vorrebbe un giorno andare a vivere (anche per gli abiti del Festival ha optato per un artista sardo, Antonio Marras, che riprenderà la parte selvaggia e profumata dell'isola). Ci sarà anche Ciao amore, ciao, il brano reso immortale da Luigi Tenco che Bianca canterà nella serata dedicata alle cover. "E' stata una scelta di Carlo Conti, che però abbiamo condiviso. Portare Tenco a Sanremo è bellissimo e un valore aggiunto per quello che ha significato quel brano (anche Marco Mengoni lo fece nel 2013, ndr). Spero solo di essene all'altezza. Sarà un arrangiamento vivo, più malinconico e più drammatico di quello che ci si aspetterebbe, ma comunque molto vivo. Nel disco sarò in duetto con Alex Britti che ha anche suonato". Alle critiche sulla mancanza di tematiche sociali nei testi in gara, replica: "C'è bisogno di leggerezza. E poi le persone si riconoscono nei sentimenti". Dal Festival non si aspetta nulla o quasi: "La cosa più bella è vendere dischi e vedere la gente cantare le mie canzoni".

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