Hannah Goslar, segni particolari: Migliore amica di Anna Frank
Se ne è andata a 93 anni la bimba che abitava nella stessa strada e frequentava la stessa scuola, come scritto nel diario
A chi non è passato per le mani, nel corso della vita, "Il diario di Anna Frank". Vuoi per imposizione scolastica, vuoi per curiosità o anche solo per capire l'aria e l'atmosfera i quei terribili momenti. Raccontati attraverso gli occhi di una ragazzina che sperava in una vita migliore. Ci sono persone che, sapendo come si chiude la vicenda, non sono mai riusciti a leggere le ultime pagine del diario, e possiamo capire, ma senza dubbio la testimonianza di questa giovane ebrea ci porta a rivivere tutte le sfaccettature di un periodo terribile.
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Se è vero che alle pagine di un diario affidiamo la nostra vita confidando anche le emozioni più intime, Anna nel suo ci racchiuso tutto il suo mondo, amica del cuore compresa. Il suo nome era Hannah Goslar, ma nel diario compare come Hannah o Hanneli, nata a Berlino il 12 novembre 1928 da genitori ebrei tedeschi. Cresciuta nella stessa via di Anna, frequentando la stessa scuola partendo dall'asilo. Da subito nasce una bella amicizia tra le due bimbe che diventano ben presto, una migliore amica dell'altra. Hanneli scrisse anche un libro su la sua migliore amica dal titolo "Mi ricordo Anna Frank," pubblicato in Italia da Rizzoli. A proposito del loro incontro si legge:"Ci incontrammo in un negozio di alimentari, mia madre e la sua cominciarono a parlare in tedesco perché nessuna delle due conosceva l'olandese. Anna era con lei. Il giorno dopo, quando la rividi all'asilo, la riconobbi di schiena e corsi ad abbracciarla. Da allora, divenimmo amiche. A scuola, anni dopo, Anna tra una lezione e l'altra scriveva su un diario, che proteggeva da sguardi indiscreti. Quando la rividi nel campo di concentramento ero felice ma al tempo stesso triste. Speravo si fosse salvata scappando in Svizzera. Solo dopo la fine della guerra, seppi della morte di Anna".
Ora ci ha lasciato anche lei, aveva 93 anni e ha passato la sua vita a promuovere il ricordo della Shoah, quella che le portò via per sempre la sua amica Anna.