Happy birthday Peter Gabriel!
Ex Genesis, uno dei grandi innovatori del pop, soprattutto per i suoi eccezionali video e tour negli anni ottanta e novanta, attivista, fondatore del WOMAD
Nato il 13 febbraio 1950 nel Surrey, a sud-ovest di Londra, Peter Gabriel ha co-fondato alla fine della sua adolescenza il gruppo che lo avrebbe reso famoso: i Genesis. Da questa formazione di punta dell'età d'oro del rock progressivo, Gabriel è stato allo stesso tempo il cantante, flautista e coautore, l'ardente poeta, il recitatore faceto, l'intrattenitore birichino, sfoggiando fantastici abiti e tagli di capelli. Dopo sei album in studio (inclusi almeno tre capolavori del genere) in cinque anni (1969-1974), lasciò la band e iniziò una carriera da solista. L'artista ha spaziato la sua produzione discografica dopo il trionfo di So (1986) e i suoi numerosi successi tra cui Sledgehammer, tra il suo Womad, il festival precursore di world music, e la sua etichetta discografica (Real World) e suoi molteplici impegni umanitari.
Ma vediamo alcuni suoi successi planetari:
Solsbury Hill, apparve nel suo primo album da solista (senza titolo, come i tre seguenti) pubblicato nel febbraio 1977. Primi 45 giri della sua carriera solo, la canzone evoca un'esperienza spirituale, mistica, vissuta dal cantante in cima a una collina nel Somerset, ispirato da una storia antica, ambientata nella campagna inglese, a pochi minuti da Bath, la sua città adottiva.
Games Without Frontiers è presente nel terzo album solista di Peter Gabriel, un disco che affronta temi politici e sociologici. La canzone ironizza sulle diatribe della diplomazia internazionale, e trasmette un messaggio contro la guerra. Il suo titolo è ispirato al programma televisivo Jeux sans Frontières che si era diffuso in tutta Europa. Nei cori, si nota una voce femminile che canta più volte queste parole francesi: è Kate Bush.
Molti dei testi di Peter Gabriel sono allegorie che danno libero sfogo all'immaginazione dell'ascoltatore. È il caso di questa canzone del 1982, secondo singolo del quarto album solista del cantante. Dietro questo tema infestato, nella canzone come nella sua inquietante clip, da una misteriosa scimmia, si nasconde quella della gelosia. Una gelosia divorante capace di risvegliare i nostri istinti primari.
Tra le canzoni sull'amore di Peter Gabriel, Sledgehammer conquista la palma dell'erotismo con le sue allusioni sessuali appena velate. "Mostrami il tuo cesto di frutta, perché voglio essere la tua ape", sentiamo per esempio. Con il suo irresistibile intro, la canzone pubblicata il 25 aprile 1986 annunciò ad alta voce l'arrivo tre settimane dopo dell'album, del trionfo planetario di So. Al tempo dell'avvento del canale MTV, la fantastica clip rimane uno delle più premiate della storia.