CINEMA

Il primo Harry Potter: Un autentico incubo

Il regista dei primi due capitoli della saga confessa: “Sentivamo tutti il peso delle aspettative del mondo intero”

Chris Columbus, ovvero il regista dei primi due episodi cinematografici, della serie di film sul "Maghetto" più famoso del mondo: Harry Potter si lascia andare durante un intervista ad un giornale. Il 62enne regista, sceneggiatore e produttore statunitense, che si era già fatto notare per "Mamma ho perso l'aereo", ha descritto l'ansia da prestazione nel portare su pellicola il primo libro di J.K. Rowling, "Harry Potter e La Pietra Filosofale". "Sentivamo tutti addosso un peso enorme dato dalle aspettative per la forma e le fattezze che avremmo dato ai personaggi della saga" ha detto Columbus, rincarando poi la dose aggiungendo che su di lui era doppio in quanto se avesse sbagliato il film tutto sarebbe finito. Era assolutamente vietato fare "casini" con quel racconto. Immaginate la sua reazione quando gli è stato comunicato che avrebbe lavorato con attori giovanissimi e privi di esperienza cinematografica, ma non poteva far altro che buon viso a cattivo gioco... e così fece.



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Vivere sul set con la sensazione che ogni settimana poteva essere l'ultima per lui, non lo augura a nessuno, ma tutto doveva filare liscio senza intoppi, contrasti o peggio, urla. E così è stato aiutato dal fatto che si era costruita una famiglia dove si potevano nascondere le proprie emozioni. Questo cocktail di emozioni ha trovato pace in Columbus solo dopo l'anteprima della pellicola che avvenne a Chicago. La prima versione di "Harry Potter e la Pietra Filosofale" durava due ore e cinquanta minuti, ben diciotto minuti in più della versione finale dove vennero tagliati. Il pubblico lo adorò da subito. Dividendo le folle in genitori e figli dove i primi lo giudicavano troppo lungo e i secondi veramente corto, ma il ghiaccio era rotto. Tutto decisamente più semplice, quasi pura accademia, nel secondo capitolo, "Harry Potter e la Camera dei Segreti" che per il regista è anche l'ultimo sotto la sua direzione. Dal terzo si sono alternati altri tre registi partendo da "Alfonso Cuarón", il quarto andò nelle mani di "Mike Newell" per finire dal quinto all'ottavo con la direzione di "David Yates". Nel finale della sua intervista però Columbus si è lasciato andare anche ad un altro desiderio ovvero quello di dirigere gli ultimi due film della saga, soffermandosi in particolare su "Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 " che ha definito "straordinario". 


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