Insieme al vinile anche il cd incrementa le vendite
I dati FIMI
Era il 1982 quando Billy Joel pubblicava per la prima volta l'album " 52nd Street" in formato CD. Il compact disc era più facile da produrre, era più comodo per le sue dimensioni ridotte e aveva una qualità del suono più performante. Fu così che per l'amato vinile iniziò un lungo periodo di decadenza, finchè nel 2013, quando sembrava ormai scomparire del tutto e con il mercato musicale dominato dallo streaming, abbiamo assistito ad una rinascita che ad oggi, secondo i dati FIMI lo ha portato ad un incremento nelle vendite del 189%.
Un dato significativo e sorprendente, tanto che numerosi artisti stanno scegliendo sempre più spesso di produrre la propria musica su disco. Da Alessandra Amoroso, Salmo, Tiromancino, a Lady Gaga, Adele, Ed Sheeran, Carlos Santana, Elton John, Lana Del Ray, Tori Amos e altri.
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Interessante anche il dato FIMI che riguarda il CD, che ha avuto un incremento 52% nel 2021. A questo punto viene spontaneo cercare di intuire le motivazioni che spingono sempre più persone all'acquisto di musica in vinile e CD.
Sicuramente stiamo assistendo ad un parziale ritorno al passato nell'ascolto della musica, cioè ci prendiamo il tempo e lo spazio per farlo. Con molta probabilità la facilità di ascolto in digitale, invece ha portato i più a vivere la musica semplicemente come un sottofondo mentre si fanno altre attività.
Il cd e il vinile presuppongono un ascolto più attivo ed una pausa da tutto ciò che circonda in quel momento. Ci riportano al piacere dell'ascolto e ad una dimensione più intima in cui potersi davvero fermare.