Il suo stile inconfondibile e i suoi riff funambolici fanno storia da oltre 40 anni. Eppure lui, Mark Knopfler, anima e fondatore dei Dire Straits lasciati per intraprendere la carriera solista a metà degli anni Novanta, con disarmante naturalezza dice di suonare la chitarra "come un idraulico". "Sono un autodidatta e facevo un po' di tutto - racconta Knopfler davanti a un folto pubblico a Cesena, ospite internazionale di Imaginaction, Festival del videoclip -. Ho imparato a muovere le dita sulle corde nei club folk: mi esibivo con la chitarra acustica perché non potevo permettermi un amplificatore per quella elettrica. Se sbaglio, sappiate che non ho mai preso lezioni". Ma la musica, insiste l'artista inglese, "come ogni musicista degno di questo nome sa, è infinita, universale".
L'incontro è l'occasione per Knopfler per presentare il suo nuovo disco, il nono da solista, Down the road wherever (British Grove con Universal/Polydor), in uscita il 16 novembre con 14 brani. "Scusate, ho scritto troppo".
fonte ANSA
L'incontro è l'occasione per Knopfler per presentare il suo nuovo disco, il nono da solista, Down the road wherever (British Grove con Universal/Polydor), in uscita il 16 novembre con 14 brani. "Scusate, ho scritto troppo".
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