E' nato prima papà o babbo? Ecco il momento di chiarire dubbi.
Il termine papà, tradizionalmente è un francesismo e viene utilizzato prevalentemente nel nord Italia. La diatriba, è nato prima papà o babbo era nata nell'ottocento dove soltanto i ricchi chiamavano papà i propri genitori, mentre la bassa borghesia, soprattutto in Toscana, prediligeva il termine babbo.
Si tratta di termini diversi che possono essere usati in diverse circostanze: ad esempio, quando si parla di una persona ricca oppure che viene agevolata per via del suo cognome, si dice " figlio di papà ", mentre " figlio di babbo " non è utilizzato e poi non funziona nemmeno.
In ogni caso entrambi i termini sono validi e vengono utilizzati fin dall'infanzia per definire i l proprio genitore.
Babbo ,avrebbe forse un maggiore valore affettivo e sarebbe segno di maggiore confidenza. Lo dimostra il fatto che per definire quello che gli americani chiamano Santa Claus, da noi di usa il termine Babbo, mentre Papà Natale è inusuale e poco usato
“Padre è la voce vera e nobile, la quale si riferisce a tutti i padri in generale; e si trasporta a significare paternità spirituale, e comecchessia Colui che primo ha dato origine a una cosa. – Babbo è voce da fanciulli, ed è usata anche dagli adulti a significazione di affetto, e suol dirsi parlando del proprio padre o del padre di colui a cui parliamo. – La voce Papà è una leziosaggine francese che suona nelle bocche di quegli sciocchi, i quali si pensano di mostrarsi più compiti scimmiottando gli stranieri“. Scriveva Giuseppe Frizzi nel 1865.
Inoltre, in passato nessuna delle edizioni del vocabolario registrava la voce “papà” o “pappà”, mentre nel Lessico dell’infima e corrotta italianità, redatto da Pietro Fanfani e Costantino Arlìa nel 1877, il termine veniva addirittura criticato, additandolo come una: “voce francese ricevuta in cambio della più cara ed affettuosa di Babbo”. “Babbo” o “papà”: una questione sociale: dove i ricchi preferivano «papà», al contrario le persone del popolo, quindi più genuine, prediligevano «babbo». Lo stesso Pascoli si opponeva a questa discussione, in quanto «papà» è una parola da bambino al pari di «babbo», ed è assurdo fare una censura su questi termini”.
Anche la Crusca si dice la sua a tal proposito: così come è stata accettata l’origine francese del termine “papà”, ipotesi sostenuta anche dal suo configurarsi come un balbettamento infantile per dire “padre”, allo stesso modo l’espressione “babbo” è divenuta un regionalismo, diffuso soprattutto in Toscana, mentre in alcune zone del meridione viene addirittura usato in senso dispregiativo, diventando sinonimo di “stupido”. In conclusione, al di là dei gusti e della prese di posizione sociali, “babbo” è un termine accettato nella lingua italiana così come “papà”, . D’altronde il Treccani, se interpellato, recita così: “babbo s. m. [lat. *babbus, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre, papà […] È voce fam. e affettuosa, spec. comune in Toscana.” Non parla di voce regionale, la assume nell’italiano corrente, e se lo dice il Treccani, una sorta di Cassazione o di Corte Costituzionale della nostra lingua, possiamo stare sereni, no?
Curiosità: babbo” è diffuso anche in Romagna, Umbria, Marche, Sardegna e nel Lazio settentrionale,
Per quanto mi riguarda, trovo babbo decisamente più dolce, più amorevole, più intimo...e papà, sempre per mia esperienza, viene fuori quando "ti chiedono qualcosa", diventando papi...e sei fregato.
Comunque, babbo o papà..poco importa : è bellissimo