MUSICA

Per salvare i Beatles dovevo denunciarli ed è quello che ho fatto

A parlare è Paul McCartney mentre lasciava la band per rincorrere la sua carriera solista

L'ultimo stage, dei Beatles fu la terrazza del loro quartier generale londinese, la Apple, al numero 3 di Savile Row dove, il 30 gennaio 1969,dove ebbe luogo il famoso concerto sul tetto, ultimo atto di una splendida avventura di quattro ragazzi che cambiarono per sempre il modo di percepire la musica, segnando un'epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art. Alla fine Paul McCartney lasciava la band, lo faceva per rincorrere la carriera solista, prima con i Wings e successivamente da solo. In quel periodo stava per uscire "Let it Be" e a un mese esatto dall'evento il bel Paul rilasciava un'intervista dove annunciava di voler lasciare la band. La sua quota all'interno dei Beatles si vociferava si aggirasse sui 350 milioni di dollari, anche se calcolare quanto guadagnassero, e quanto hanno guadagnato in carriera i 4 ragazzi di Liverpool non è dato semplice, sicuramente McCartney era il più ricco di tutti. Siamo nel 1970 e con una denuncia Paul poneva fine ai Beatles, ma non poteva nulla contro la beatlesmania, che a tutt'oggi continua a fare proseliti in tutto il mondo. “Dato che dovevo farlo, penso di essere stato il tipo che ha distrutto i Beatles e il bastardo che ha fatto causa ai suoi compagni. Macca ha affermato che non aveva altra scelta che fare causa alla band per proteggere la loro musica, in una intervista. Parlando di Let it Be, secondo Paul,  la canzone fu ispirata da Allen Klein che pungolò e ciò, ricorda, fu «molto doloroso».Nel libro Lennon Remembers, la vedova Yoko Ono si è lasciata andare ad un commento, inserito quando venne ristampato, nel quale affermava che John Lennon è un artista che non ha bisogno di presentazioni. Forse in relazione alla vicenda che ha portato ombre sui Beatles.



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