Piange su una panchina perchè non mangia da tre giorni
I poliziotti offrono aiuto all'80enne in difficoltà
Questa è una delle tante storie che commuovono e insieme fanno riflettere. In questo periodo di emergenza c'è anche chi è completamente solo e non ha di che sfamarsi. Una cruda realtà, quella di chi si ritrova a piangere con il viso tra le mani per la disperazione dopo 3 giorni senza cibo.
Il protagonista è un uomo di 80 anni di Bari, senza casa e con un figlio lontano che non vede più da tempo. Pochi giorni fa è stato notato dalla Polizia locale in lacrime su una panchina vicino all'Ateneo della città.
Dopo avergli chiesto il motivo della sua disperazione, gli agenti hanno deciso di comprare cibo e generi di prima necessità per i quali l'uomo ha ringraziato commosso. Questo è solo un esempio del dramma della solitudine che stanno attraversando, in maniera più accentuata del solito, molti anziani. Forse cercare di far loro una telefonata in più in questi giorni, potrebbe essere un modo per allentare questo disagio.
Chiunque di noi può avere, un nonno, una nonna o anche un vicino di casa bisognoso di una semplice telefonata per sentirsi in qualche modo accudito e accolto.