Il noto cantante americano di R'n'B R. Kelly terrebbe nelle sue case diverse ragazze in veste di "schiave sessuali", impossibilitate a comunicare con i loro parenti o amici e punite fisicamente se disobbedienti al loro "padrone". Lo ha rivelato il giornalista Jim DeRogatis in un'inchiesta pubblicata su Buzzfeed, realizzata a partire dalla denuncia della famiglia di una ragazza facente parte del presunto "harem" dell'artista.La ragazza in questione è originaria dello Stato americano della Georgia e si sarebbe allontanata dalla famiglia dopo un incontro con R. Kelly, conosciuto in Italia soprattutto per la sua "I Believe I Can Fly". Secondo ciò che raccontano i genitori, la loro figlia - allora diciannovenne - avrebbe conosciuto l'artista in loro presenza nel backstage di un concerto: l'obiettivo era chiedergli un consiglio per far cominciare alla ragazza la carriera di cantante.
R. Kelly, sfruttando la situazione, avrebbe "plagiato" la giovane convincendola a lasciare il nucleo familiare, finendo per andare a vivere con lui. L'ultima volta in cui i genitori l'hanno vista era cambiata, dato che "sembrava avesse subito il lavaggio del cervello. Non era più lei, pareva una prigioniera e ripeteva che Kelly è l'unico che le voleva bene. E' stato orribile".
R. Kelly, sfruttando la situazione, avrebbe "plagiato" la giovane convincendola a lasciare il nucleo familiare, finendo per andare a vivere con lui. L'ultima volta in cui i genitori l'hanno vista era cambiata, dato che "sembrava avesse subito il lavaggio del cervello. Non era più lei, pareva una prigioniera e ripeteva che Kelly è l'unico che le voleva bene. E' stato orribile".
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