San Giovanni tra riti e magie
E' uno dei riti beneauguranti più importanti dell’anno nel mondo rurale, per proteggere il raccolto da fenomeni atmosferici quali temporali improvvisi e siccità
La festa di San Giovanni è uno dei riti beneauguranti più importanti dell’anno nel mondo rurale, per proteggere il raccolto da fenomeni atmosferici quali temporali improvvisi e siccità.
Come in altri casi è il risultato dell’integrazione di elementi pagani con riti cattolici, perché coincide con il solstizio d’estate, la cui celebrazione ha origini antichissime.
[Banner_Google_ADS]
Secondo la tradizione, la notte anteriore al giorno di San Giovanni Battista (24 Giugno) è considerata una notte magica (la notte delle streghe), in cui le forze della natura conferiscono alle erbe bagnate dalla rugiada (che simboleggia l’influsso della luna) energie positive, virtù curative e protettrici.
Al tramonto del 23 giugno si raccolgono erbe e fiori edibili spontanei e si lasciano in infusione in acqua tutta la notte all'aperto: artemisia, lavanda, ruta, aglio, salvia, rosmarino e soprattutto iperico (detto appunto Erba di San Giovanni) a cui si attribuiva la capacità di scacciare gli spiriti malvagi. La mattina del 24 giugno è usanza utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavare mani e viso.