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Settant’anni fa nasceva Ivan Graziani

6 ott 2015
La città di Teramo si prepara a festeggiare il suo illustre cittadino Ivan Graziani, nato il 6 ottobre del 1945, con l’edizione del Premio Pigro per band emergenti e un concerto-ricordo in Piazza Martiri della Libertà, per omaggiare il cantautore e rocker d’avanguardia del panorama musicale italiano, mentre escono il cd “Parla tu - Live” e l’album “Piknic”, oltre alla riedizione del romanzo "Arcipelago Chieti", scritto dall’artista nel 1988. A quasi vent’anni dalla sua morte, sono ancora molti gli estimatori di questo virtuoso della chitarra mai allineato, autore irriverente e ironico con una capacità pittorica che ha “disegnato” in note la provincia italiana, con il Gran Sasso e l’Abruzzo sullo sfondo, e l’ha immortalata in successi com “Firenze, “Lugano addio”, “Monnalisa” e "Signora bionda dei ciliegi", per citarne solo alcune. «Sono così, mi piace dare fastidio alla gente. Sono così, mi piace, andare contro corrente…» scriveva Graziani nel 1989, e nella sua produzione musicale ha sempre tenuto fede a quelle parole, senza omologarsi alle tendenze della musica italiana anni ’60 e ’70, e quindi senza entrare nelle fila dei cantautori “politici” ispirati al folk di Dylan, o in quella degli importatori del rock’n’roll alla Elvis Presley o degli imitatori dei Beatles, perché Graziani aveva da raccontare qualcosa di suo, e la grande padronanza della chitarra gli ha permesso di farlo in un modo musicalmente nuovo, inventandosi un linguaggio a metà tra il rock e la canzone d’autore, mai sentito prima in Italia. Una scelta agli antipodi della discografia di moda, che l’ha reso unico, e per rovescio della medaglia l’ha allontanato dal successo facile, quello della popolarità patinata, delle classifiche e della riconoscibilità. Ancora oggi, nonostante i critici siano unanimi nel valutare la sua bravura, i virtuosismi delle sue corde e l’avanguardia di certi suoi album, il suo nome non sembra ricevere il giusto riconoscimento ufficiale, se é vero che la 19a edizione del Premio Pigro prevista solitamente in maggio non si é potuta tenere per mancanza di fondi, e le celebrazioni di questo 6 ottobre sono merito dei colleghi con cui ha collaborato nel tempo e soprattutto della moglie Anna Bischi e dei due figli Tommy e Filippo Graziani, che continuano a proporre il repertorio del papa'. Oggi più che mai valgono i suoi versi, sperando che per l’occasione il suo talento venga riconsiderato: «Signore è stata una svista/abbi un occhio di riguardo/per il tuo chitarrista».

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