Stephanie Frappart: la prima donna ad arbitrare in Champions League
Juventus-Dinamo Kiev valevole per l'accesso agli ottavi di finale, ancora prima di essere giocata è già nella storia del calcio
Stephanie Frappart, è nata nel comune di Herblay, nella regione dell'Ile de France il 14 Dicembre spegnerà 37 candeline, ma l'arbitraggio l'ha sempre avuto nel DNA. Alta 1,64, precisa, autorevole in campo, con la fama di avere polso e carattere di ferro, nel suo passato, anche la calciatrice. «Ho iniziato ragazzina nell’As Herblay, dove sono nata, ha raccontato, ma ben presto la mia attenzione è stata attratta dalle regole del calcio». A 13 anni aveva già il fischietto al collo e i cartellini, rosso e giallo, nel taschino della maglietta: categorie giovanili, la gavetta più utile. «Verso i vent’anni mi sono trovata davanti al bivio: giocare o arbitrare? Il calcio femminile all’epoca era molto meno sviluppato e attraente rispetto a come è oggi, ho scelto l’arbitraggio. Diventando uno dei direttori di gara più validi d’Europa e del mondo» ottenendo il plauso anche di Roberto Rosetti, presidente della commissione arbitri della Uefa. La Frappart ha superato tutte le prove maschili, riportando nel temutissimo Test di Cooper 12’ di corsa coprendo la massima distanza possibile con risultati al top. Alla fine però ciò che conta, è sempre il giudizio del campo dove si fa apprezzare con il suo stile di "né mamma né poliziotta", mai indecisa. Nel rettangolo verde ama sempre il dialogo con i giocatori. «Spero di essere d’esempio per le ragazzine».
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Juve e Dinamo sono in buone mani, con la squadra di Andrea Pirlo che peraltro si trova già qualificata agli ottavi di Champions. Lei nella storia del calcio transalpino ci era già entrata da tempo e precisamente dal 2014,diventando il primo arbitro donna a dirigere una gara di Ligue 2, la serie B francese. Le si aprono poi le porte del campionato del mondo donne nel 2015 e successivamente le Olimpiadi 2016. Ma la sua ascesa non conosce soste e nel 2019 è stata promossa nella massima serie è il 28 aprile. Così arbitrando la partita Amiens-Strasburgo, ottiene un l'altro record: diventare la prima donna a dirigere un incontro della Ligue 1. Sempre nel 2019 ha arbitrato quattro gare di alto livello tra cui la finale del mondiale femminile. Ancora un primato il 14 agosto, prima donna ad arbitrare una finale di Supercoppa d'Europa maschile, un match tiratissimo tra due big del calcio inglese, Liverpool e Chelsea, finito 2-2 e deciso in dai rigori 5-4 in favore dei Reds. Nel 2020 la consacrazione di arbitro internazionale da designare anche per le partite di Europa League ed ora l’ennesimo passo della sua scalata con il primo match di Champions. Per la vetta mancano solo una finale della massima competizione europea per club e una finale di coppa del mondo maschile.