Suona un cellulare, si ferma l'esibizione alla Scala
Il pianista si è interrotto alla quarta serie di squilli inopportuni dalla platea
Noto per il suo repertorio virtuosistico, è uno dei più grandi interpreti dei brani di Liszt e di Rachmaninov. Il pianista russo Arkadij Volodos, si stava esibendo alla Scala di Milano in un Concerto di Bach-Vivaldi come bis, quando ha improvvisamente alzato entrambe le mani dalla tastiera in seguito allo squillare insistentemente di un cellulare che proveniva dalla platea.
Alla prima sequenza il Maestro ha glissato con eleganza come suo uso, alla seconda e terza sequenza di squilli non ha battuto ciglio e ha proseguito nella sua esibizione. Ma alla quarta volta che il maledetto telefono ha rotto l'atmosfera con il suo "odioso" suono, il maestro Arkadij ha staccato le mani dal pianoforte e si è messo a guardare verso il pubblico. Il proprietario dell'odioso arnese non riusciva a bloccare il telefono che continuava con a disturbare, ma bisogna capirlo, chi avrebbe il coraggio di estrarre il cellulare in un teatro gremito sapendo di essere la fonte del disturbo?
A portare l'episodio fuori dalla stupefatta sala del Piermarini, facendolo dilagare sui social, è stato il pianista e musicologo Luca Ciammarughi, che ha postato sul suo profilo Facebook un video, poi rimosso, girato con il cellulare. ,a come??? Anche lui con il cellulare? E a teatro pergiunta, allora ditelo...