Tiziano Ferro, ho studiato e ora volo negli stadi

Tiziano Ferro, ho studiato e ora volo negli stadi.
E' cominciata dall'Olimpico di Torino la nuova avventura negli stadi di Tiziano Ferro che ha letteralmente volato con le sue canzoni. E il volo, in questo caso, non è una metafora visto che 'Lo Stadio tour 2015' comincia proprio con un argano che lancia a venti metri d'altezza un Ferro che senza prendere fiato dopo il salto si è presentato ai 35 mila del pubblico torinese con 'Xdono'. La scaletta che il cantautore ha studiato per l'importante debutto negli stadi (fatta eccezione per la 'prova' all'Olimpico di Roma di qualche anno fa) è un riassunto dei suoi successi, quelli che fanno cantare il pubblico e che il cantautore snocciola uno dietro l'altro senza sosta. "Non mi era mai capitato di cantare per due ore e mezza di seguito - ha spiegato lui - e ho lavorato per questo spettacolo durante tutto l'ultimo anno". E allora il viaggio live negli spazi prestati dal calcio plana su 'La differenza tra me e te', 'Sere nere' e 'Troppo buono', mentre sulle nove torri che campeggiano sul palco passano grafiche, filmati e tutti i giochi visivi pensati per un live condito da una produzione delle grandi occasioni. "Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento - ha detto Ferro dal palco - perché questo è l'inizio di una nuova storia". 'E fuori è buio', 'Imbranato' e 'Il regalo più grande' Tiziano se le beve e se le canta d'un fiato, accompagnato da una band costruita nel tempo, e bene, con un misto di musicisti fidati e nuove entrate conosciute ascoltando musica di altri e andando ai concerti. "Sono tempi difficili - dice Ferro dal palco prima di 'Scivoli di nuovo' - e domani a Torino arriverà il Papa che spero possa rappresentare davvero il cambiamento". Un concerto fatto di canzoni sì, ma anche di effetti speciali e laser diretti dai movimenti del corpo del cantante, gabbie virtuali da cui uscire al suono di 'Senza scappare mai più' e un ponte mobile che permette a Ferro di camminare a qualche metro sopra il suo pubblico. Trenta sono i titoli delle canzoni che si contano a fine serata, con la chiusura affidata a 'La fine', 'Lo stadio' (scritta per Jovanotti che poi non l'ha più voluta), 'Non me lo so spiegare' e 'Incanto'. Nelle prossime settimane Tiziano Ferro sarà negli stadi d'Italia (Torino, Firenze, due volte Roma, Bologna, due volte Milano e Verona) ancora per sette sere che potranno avere un seguito anche nei palazzetti. "Mi piacerebbe continuare con questo spettacolo anche negli spazi più piccoli (e si parla già di concerti in Europa, ndr) - dice il diretto interessato - ma i live negli stadi saranno qualcosa di unico".

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