Le Vibrazioni, torniamo ma non siamo vintage
"Siamo tornati più maturi, più consapevoli. Fedeli a quello che siamo stati, ma attenti all'evoluzione della forma canzone che ci rappresenta e alla ricerca sonora contemporanea - racconta Sarcina insieme a Stefano Verderi, Marco Castellani, Alessandro Deidda -. Volevamo evitare il rischio di ripeterci, il rischio di un 'best of' del nostro sound. Insomma, chi si aspetta l'effetto vintage rimarrà deluso e mettiamo le cose in chiaro: l'idea non è quella di stare un anno in giro e poi sparire, noi vogliamo rimanere a lungo". L'esperienza solista, di Sarcina in particolare, non è stata d'intralcio, ma anzi un valore aggiunto. "Da solo ho capito l'importanza del branco. E poi come le coppie c'è voluto un periodo di lontananza per capire che ci mancavamo", dice il frontman.
Ritrovarsi, dunque, è stato facile, "in fondo non abbiamo mai litigato. Le band non si sciolgono perché suonano, ma perché si parlano". E allora riprendere in mano gli strumenti, rientrare in studio, approcciarsi alle canzoni, vecchie e nuove, è stato "come andare in bici". Il progetto c'era già da qualche tempo. "Un annetto, ma bisognava trovare l'occasione. Al concerto di Radio Italia la scorsa estate è scoccata la scintilla. Ed eccoci qui". Il festival è arrivato dopo, "non era l'obiettivo primario, ma è una vetrina che cercheremo di sfruttare al massimo". All'Ariston ci sono già stati 13 anni fa, "ma è sempre come fosse la prima volta: le emozioni, che fanno rima con Vibrazioni, non possono svanire. E noi speriamo che durino per lungo tempo". Da quel lontano 2005, quando già avevano sbancato con Dedicato a Te (il loro successo più grande), molto però è cambiato. "Non solo Sanremo, ma tutto il mondo della musica. Il filo conduttore tra allora, con una sezione dedicata, e oggi è il fatto che ci sono di nuovo tante band sul palco".
Un festival, quello targato Baglioni, che considerano "pregno di musica". "Parlare di gara, quando si ha a che fare con l'arte, è spiacevole. Ogni canzone è un piccolo mondo a sé. Ma Sanremo nasce come un concorso, il vincitore ci sta, ma apprezziamo che non ci sia l'eliminazione e che anche la classifica sia limitata ai primi tre posti. E' giusto che nessuno venga mortificato. Sanremo non è un talent". Nella serata dei duetti canteranno insieme a Skin, voce inconfondibile degli Skunk Anansie. "Una voce pazzesca per un pezzo rock melodico, per niente facile. E ci piaceva l'idea di avere una voce femminile a fare da contraltare a quella maschile". Dal 16 marzo Le Vibrazioni sarà poi in tour. Il via da Roncade (Tv), poi Nonantola (il 23), Roma (il 3 e 4 aprile), Napoli (il 5), Bari (il 6), Barcellona Pozzo di Gotto (il 12), Palermo (il 13), Catania (il 14), Firenze (il 19), Novara (il 20), Trezzo sull'Adda (il 24).
fonte ANSA