W il movimento "Slow fashion"

di Roberto Bagazzoli

W il movimento "Slow fashion".

Nella continua ricerca di modi e comportamenti che siano a tutela del nostro pianeta, oggi entriamo nel mondo della moda, uno dei settori che attraverso la produzione dei tessuti risulta essere tra le attività più inquinanti dopo il petrolio. Con un pizzico di genialità, aggiungendo creatività e diciamolo anche genio, oggi vi raccontiamo la storia di Clarisse Merlet, .

Clarisse, giovanissima architetta francese è, come facile immaginare, porta avanti il cosiddetto "slow fashion", che si oppone al  “fast fashion” cioè il cambio vorticoso degli abiti da una stagione all’altra, spesso realizzati a basso costo, imposto dalle case produttrici ed appoggiato a volte dalla nostra vanità, al grido di "non ho niente da mettermi!"

Ma torniamo a Clarisse. Per cercare comunque di contenere la dispersione dei tessuti nell’ambiente, tessuti che molto spesso contengono microplastiche, questa ragazza geniale ha inventato i FabBRICK, un progetto a cui sta lavorando dal 2017.

Consiste nella creazione di mattoni fatti con i tessuti mandati al macero. Questi mattoni ecosostenibili sono formalmente costruiti con l’equivalente di 3 magliette sminuzzate e assemblate con collante ecologico. Tolti dallo stampo i mattoni hanno bisogno di sue settimane per asciugare per poi essere utilizzati. Al momento i FabBRICK sono mattoni decorativi perché non hanno il potenziale per essere utilizzati in edilizia, ma Clarisse Merlet sta già lavorando per poter soddisfare anche questo settore a netto vantaggio, ovviamente, della salute della terra.

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