TEATRO

Nel mezzo del "Casin" di nostra vita

Maurizio Lastrico, di "Zelig", capace di strappare la risata in endecasillabi

Generazioni e generazioni di liceali italiani hanno violato i sacri versi vergati da Dante, Leopardi, Ungaretti e compagnia poetante, trasformando Virgilio in un TomTom o Silvia in una ragazza dai costumi molto liberali. Certo, Dante si arrovella sul libero arbitrio e sugli altri grandi dilemmi morali, mentre Maurizio Lastrico tratta della ricerca del parcheggio sotto casa, di "infratti" con la fidanzata, di visite domenicali dei testimoni di Geova, dei vecchietti oziosi chedanno consigli non richiesti, di viaggi last minute con bidone assicurato e di quant'altro rende infernale o paradisiaco il vivere quotidiano.

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