L’interruzione volontaria di gravidanza è l’esito di un percorso di sofferenza di una donna o di una coppia. La sofferenza umana merita rispetto, comprensione e solidarietà. Sempre. L’interruzione volontaria di gravidanza a San Marino è reato e non è condivisibile che alla sofferenza si aggiunga la punibilità. L’interruzione volontaria di gravidanza è un dato di realtà e non è tollerabile che si continui a fingere che non esista. Tra qualche giorno i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi con un Si o con un NO su una questione tanto delicata quanto complessa. Sarà un momento alto della nostra democrazia, ma anche la certificazione dell’incapacità delle istituzioni e delle forze politiche di assumersi la responsabilità di dare risposta a chi da tempo ha legittimamente proposto di affrontare la questione. L’Associazione Emma Rossi ritiene che il confronto delle idee, specie in presenza di argomenti che pongono problemi etici e umani significativi, abbia bisogno di ragionevolezza, equilibrio e onestà intellettuale e di reciproco rispetto e lealtà. Non abbia bisogno invece di aggressività, di polemiche e di strumentalizzazioni, fino al punto di sfruttare la disabilità delle persone o la propria funzione pubblica. L’obiettivo dovrebbe essere per tutti quello di uno Stato sociale laico che sappia tutelare e proteggere chi ha più bisogno d’aiuto e sappia rispettare la libertà di scelta delle persone anche rispetto alla propria vita e a quella della propria famiglia e, infine, sappia farsi carico delle proprie responsabilità in nome della comunità di cui è espressione. Come scriveva Emma: “…E’ necessario umanizzare il potere, ripensandone le categorie, la nozione di profitto, i meccanismi della distribuzione della ricchezza, attribuendo all’individuo, donna o uomo, la centralità dei valori e la uguale libertà e dignità nel determinare le scelte riguardanti la propria persona…” [Emma Rossi, 4° Conferenza Mondiale, Pechino, settembre 1995].
Cs Associazione Emma Rossi