Un giorno dopo aver vinto il Giro di Danimarca, Mads Pedersen si ripete e costruisce nell'ultimo chilometro il capolavoro che gli vale la Bemer Cyclassic. nuova denominazione per la Classica di Amburgo. Gara praticamente identica alle ultime edizioni come percorso, con i 3 passaggi sullo strappo di Waseberg come unico ostacolo all’arrivo in volata. C'è la solita fuga da lontano con possibilità di andare in fondo vicine allo zero, i 3 coraggiosi sono Simon, Samiter e Van den Berg. Samiter solo resiste un po' di più. E mentre tutti i velocisti mettono alla frusta le proprie squadre, si ritira Sam Bennet, per l'irlandese è proprio una stagione dispari. Al secondo passaggio sul Waseberg si fanno i giochi. Hermans si butta all'attacco, Pedersen e un ottimo Alberto Bettiol prendono la ruota. Il gruppo reagisce e si ricompatta, ma con perdite. Se ne vanno altri 3Politt, McNulty e Lampaert. Collaborano, il gruppo rinviene forte, ma Mads Pedersen prova la follia di mettersi in proprio resta quel tanto avanti al gruppo da sterilizzare la volata. Prende i fuggitivi in prossimità del traguardo e anche se Van Poppel e Viviani arrivano a cannone, non c'è più tempo. Questione di centimetri, appunto su Van Poppel ed Elia Viviani.