Iga Swiatek è tornata. Per farlo ha scelto, vincendolo, Pechino, un titolo di peso nel circuito WTA. Finale a senso unico, quella nella quale Liudmilla Samsonova è stata sepolta dai suoi stessi errori, ben 26 contro gli zero della sua avversaria. La russa era partita bene, aggressiva e presente, brava nell'assumersi rischi senza pensare troppo. Rischi che però col tempo hanno prodotto un numero di errori decisamente fuori controllo. Il doppio break del 5-2 è stato favorito da un doppio fallo commesso cercando l'ace sulla seconda.
Ace che Samsonova ha indovinato in avvio di secondo facendo intravvedere un certo cambio di direzione. Ma non c'è continuità, la Swiatek torna come un falco su un match che non aveva solo voglia di vincere, ma anche fretta di vincere. E col nervosismo crescente di là dalla rete, per Swiatek è stato sufficiente tenere da fondo per portare a casa il doppio 6-2. Per la numero 2 del mondo è il sesto "1000" in carriera, e la distanza con il primo posto del ranking occupato da Aryna Sabalenka si è ora ridotto a 630 punti.