Ai Mondiali Stano dà il primo oro all'Italia nella 35 km di marcia
L'oro di Massimo Stano nei 35 km di marcia cancella l'amara nona giornata mondiale dell'Italia. Amara soprattutto nel salto triplo, dove Emanuel Ihemeje è quinto e Andrea Dellavalle va a 6 centimetri dal podio, beffato dal cinese Zhu. Argento per il burundese Zango e oro – e prestazione dell'anno con 17,95 – per il portoghese Pedro Pichardo, già d'oro ai Giochi di Tokyo.
Altri due record mondiali stagionali arrivano dalle 4x100 e pure qui c'è una puntina di malinconia italiana. Tra gli uomini, dove il quartetto italiano è campione olimpico in carica ma anche fuori dalla finale, a sorpresa la spunta il Canada di Brown, Blake, Rodney e De Grasse, con un 37” 48 che regola Stati Uniti e Gran Bretagna e riporta l'Acero sul tetto del mondo della disciplina dopo 25 anni. Nella 4x100 donne invece le azzurre sono in finale ma non vanno oltre l'8° posto: qui l'oro da primato è quello USA di Jefferson, Steiner, Prandini e Terry, un 41” 14 che beffa per 4 centesimi l'agguerrito quartetto della Giamaica, con la Germania di bronzo.
Si scrive la storia invece nel giavellotto, dove il grenadino Anderson Peters si conferma campione iridato, cosa che sin qui era riuscita solo al ceco Zelezny. Lui che a Tokyo nemmeno si era qualificato per la finale e che vince proprio sul campione olimpico, l'indiano Chopra, che a sua volta precede il ceco Vadlejch. Fa bis di medaglie – in questa edizione - l'etiope Gudaf Tsegay, che dopo l'argento nei 1500 fa suoi i 5mila davanti alla keniana Chebet e alla connazionale Seyanum. Infine, c'è anche un po' di Giochi del Mediterraneo negli 800 metri, dove l'argento va al trionfatore di Orano, l'algerino Sedjati. A vincere è il detentore del titolo olimpico, il keniano Emmanuel Kipkurui Korir, che firma il primato stagionale in 1' 43” 71. A completare il podio è il canadese Arop.
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