Una giornata memorabile per l’Atletica paralimpica italiana. L’Europeo di Berlino è sempre più azzurro grazie al bottino odierno di ben sei medaglie: due ori, un argento e tre bronzi oltre ad uno (quasi due) record del mondo.
Le due medaglie d'oro sono da Oscar: Martina Caironi conquista l’oro continentale numero sette della sua straordinaria carriera ed il 18° podio internazionale. Nel lungo T63 la plurimedagliata iridata e paralimpica fa centro con un salto da 4,91 metri, una misura inarrivabile per le avversarie. Per ora il Comitato Paralimpico Internazionale la chiama “migliore prestazione mondiale” ma a fine anno diventerà ufficialmente il nuovo record del mondo a seguito dell'introduzione delle nuove classificazioni.
Oney Tapia non è voluto essere da meno, e anzi, si è quasi superato. L’argento paralimpico di Rio si conferma campione europeo nel disco F11, categoria dedicata ad atleti con menomazione visiva. Il lanciatore torna a calcare un palcoscenico internazionale dopo la sua ultima uscita in maglia azzurra risalente a due anni fa e lo fa in modo a dir poco eclatante. Vince la sua gara e al terzo lancio sigla il nuovo record del mondo di 46,07.
Dalle pedane alla pista: Simone Manigrasso si mette al collo una bella medaglia di bronzo sui 200 categorie accorpate T44/64 con un'ottima prestazione da 23.11. La medaglia d'oro va al tedesco Felix Streng in 21.88 mentre l'argento è dell'olandese Ronald Hertog.
Il 28enne brianzolo risale sul gradino del podio dopo l'argento ai Mondiali 2017.
A completare la splendida giornata per il tricolore l'argento di Raffaele Di Maggio nei 400 metri T20 e i due bronzi di Andrea Lanfri nei 200 categoria T62 e di Farhan Hadafo Adawe sui 100 metri T52.
A fine gare, un appello che arriva in coro direttamente da Tapia, Caironi e Manigrasso: “I ragazzi con disabilità devono imparare a tirare fuori le loro qualità. Genitori, dategli questa possibilità. Tutti insieme possiamo farcela”.
AC
Le due medaglie d'oro sono da Oscar: Martina Caironi conquista l’oro continentale numero sette della sua straordinaria carriera ed il 18° podio internazionale. Nel lungo T63 la plurimedagliata iridata e paralimpica fa centro con un salto da 4,91 metri, una misura inarrivabile per le avversarie. Per ora il Comitato Paralimpico Internazionale la chiama “migliore prestazione mondiale” ma a fine anno diventerà ufficialmente il nuovo record del mondo a seguito dell'introduzione delle nuove classificazioni.
Oney Tapia non è voluto essere da meno, e anzi, si è quasi superato. L’argento paralimpico di Rio si conferma campione europeo nel disco F11, categoria dedicata ad atleti con menomazione visiva. Il lanciatore torna a calcare un palcoscenico internazionale dopo la sua ultima uscita in maglia azzurra risalente a due anni fa e lo fa in modo a dir poco eclatante. Vince la sua gara e al terzo lancio sigla il nuovo record del mondo di 46,07.
Dalle pedane alla pista: Simone Manigrasso si mette al collo una bella medaglia di bronzo sui 200 categorie accorpate T44/64 con un'ottima prestazione da 23.11. La medaglia d'oro va al tedesco Felix Streng in 21.88 mentre l'argento è dell'olandese Ronald Hertog.
Il 28enne brianzolo risale sul gradino del podio dopo l'argento ai Mondiali 2017.
A completare la splendida giornata per il tricolore l'argento di Raffaele Di Maggio nei 400 metri T20 e i due bronzi di Andrea Lanfri nei 200 categoria T62 e di Farhan Hadafo Adawe sui 100 metri T52.
A fine gare, un appello che arriva in coro direttamente da Tapia, Caironi e Manigrasso: “I ragazzi con disabilità devono imparare a tirare fuori le loro qualità. Genitori, dategli questa possibilità. Tutti insieme possiamo farcela”.
AC
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