Ancona-Empoli 2-0.
E’ stata un’estate difficile. La salvezza acchiappata allo spasimo e le difficoltà economiche sembravano aprire le porte ad un altro campionato di sofferenze. D’accordo, non si può parlare di pericolo scampato, ma 9 punti dicono che lassù tra chi può anche sognare c’è l’Ancona. Contro una delle squadre più attese del campionato, l’Empoli, l’undici di Salvioni ha l’umiltà di stringere le maglie e ripartire in contropiede. E con Mastronunzio davanti è sempre un bell’andare. Mastronunzio e Colacone per costruire in un tempo e conservare nell’altro. Un muro quello dorico che l’Empoli non riesce a superare perché la grande organizzazione dei toscani si perde negli ultimi metri. Quando Campilongo passa al 4-3-3 (e per la verità aspetta un po’ troppo) ormai le forze sono poche e all’Empoli non resta che incassare la seconda sconfitta su quattro gare. Troppo viste le ambizioni: occorrerà cambiare rotta e, almeno stando a quanto visto ieri, il tecnico dovrà cominciare dalla difesa.
Roberto Chiesa
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