Un anno senza Edmeo

Un anno senza Edmeo.
Ha fatto in tempo un anno fa a rivedere la serie A e il suo Cesena battere il Milan prima di chiudere idealmente il cerchio e salutare la compagnia. Ha staccato un paio di mesi dopo la morte della signora Anna, compagna di una vita a quel punto diventata insopportabile. Edmeo, il Pres ritornato tifoso nel 2007 quando dopo 22 anni in prima linea aveva lasciato il timone al figlio Giorgio. Non era più il suo calcio: gli piaceva ma non c’entrava più. Si infiammava e si appassionava, ma i personaggi e i nuovi padroni del vapore proprio non li mandava giù. Questioni di metodo: da una parte stracciano con disinvoltura contratti già firmati, dall’altra era sufficiente una stretta di mano. Amava il Cesena e simpatizzava per il Milan, stravedeva per il Berlusconi calciofilo e mai ne ha condiviso quella che considerava un’intrusione politica. Repubblicano da sempre, mangiapreti e figlio della sua terra, l’Edmeo è anche un anno dopo il simbolo di un calcio competente e demodè che oggi si legge solo nei libri o si racconta quando a parlare è chi ha avuto la fortuna di averlo conosciuto.

Roberto Chiesa

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy