Quando nel 2003 la passione di Paolo Valli e Vito Piarulli si è fatta idea, mai nessuno avrebbe pensato che in così pochi anni il “Legend” sarebbe diventato un Rally unico al mondo. Un appuntamento imperdibile per i romantici della specialità, per quelli che impazzivano quando le sbandate entrano controllate solo da freno e volante e l’elettronica veniva rigorosamente dopo il manico. Non solo le macchine che facevano impazzire: al Legend ci sono anche i piloti di quegli intramontabili anni. Kankkunen e Gronholm ad esempio portano otto titoli mondiali. Asfalto e terra tutto in territorio sammarinese per una competizione giunta all’anno settimo ma ben lontana dall’odorare la crisi di quel proverbio. Centosessanta equipaggi al via venerdì sera con la prima prova, bellissima nel tracciato con l’ulteriore emozione della notturna. Aspettando i primi rombi, gli organizzatori hanno pensato a tutto. Il villaggio ospitalità, l’assistenza sul percorso, la presenza di personaggi assolutamente di primo piano. Le quattro ruote del Legend aprono anche una finestra sulla Motogp: la presenza di Alex De Angelis, Guido Meda e Loris Reggiani tra gli apripista. Un saluto ad un grande amico che non c’è più (Massimo Ercolani al quale è dedicato il trofeo World Rally Car), quasi 300 accrediti richiesti dalla stampa specializzata e l’inserimento da parte della Fia del Legend tra le 10 manifestazioni più importanti al mondo. Nel corso del week end alcune strade saranno chiuse al traffico per il periodo di passaggio delle vetture. Cartelli di colore giallo, già sul posto, segnalano e disciplinano tempi e modi.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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