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La pattinatrice riminese Sara Venerucci, già campionessa italiana e mondiale di pattinaggio artistico, è stata assolta con formula piena da accuse legate al doping. La sentenza di primo grado del Tribunale di Rimini è arrivata al termine di un procedimento avviato nel 2017 quando la Procura della Repubblica chiese il rinvio a giudizio del medico Guido Porcellini di Pesaro e dei genitori della Venerucci, accusata di aver assunto farmaci dopanti, in particolare anfetamine, per perdere peso e quindi per migliorare le sue prestazioni in gare internazionali. A prescriverle i farmaci, secondo l'accusa, sarebbe stato Porcellini, anche lui assolto. Assolti anche i genitori che allenavano la campionessa riminese. L'atleta per tre anni si aggiudicò il titolo mondiale dal 2010 al 2012 insieme al collega Danilo Decembrini.