Nei 1500 non sembrava esserci storia con Jakob Ingebrigsten super favorito alla vigilia e indirizzato verso il suo primo titolo iridato, dopo l'argento di un anno fa ad Eugene. E invece il fuoriclasse norvegese, oro a Tokyo 2021, deve ancora una volta accontentarsi di un argento amaro. Con una gran progressione è il britannico Josh Kerr a prendersi con autorità e caparbietà l'oro a Budapest chiudendo in 3:29.38. Sul podio anche l'altro norvegese Nordas, vicinissimo ad Ingebrigsten.
Scandinavi che però si consolano nei 400 metri ostacoli con la conferma di Karsten Warholm. Il campione olimpico in carica, entrato in finale tra le polemiche, demolisce la concorrenza con il tempo di 46.89. Alle sue spalle McMaster delle Isole Vergini Britanniche e lo statunitense Rai Benjamin.
Non c'è storia nemmeno nei 400 femminili dove la dominicana Marileidy Paulino fa segnare il record nazionale in 48.76 e conquista l'iride, consacrandosi definitivamente dopo il doppio argento alle Olimpiadi e ai Mondiali. Seconda piazza per la polacca Kaczmarek, terza per Williams dalle Barbados.