Australian Open: Djokovic in semifinale, piegato Berdych
Ferrer sembrava poter fare il passo falso nel derby iberico con Almagro. La testa di serie numero dieci, infatti, si è aggiudicato i primi due set, sfiorando la vittoria. Ma il numero uno di Spagna, stante l'assenza perdurante di Nadal, ha reagito alla grande sfoggiando una forma fisica invidiabile che gli ha permesso di passare al quinto. Il finale è un pirotecnico 4-6, 4-6, 7-5, 7-6 (4), 6-2 in tre ore e 44 minuti di gioco.
La portata principale è servita alle 19.30 locali, 9.30 italiane. In campo Berdych e Djokovic, il meglio desiderabile nella parte alta del tabellone. Le incertezze mostrate nel match-maratona con Wawrinka sembrano dissipate, gli appoggi questa volta sono perfetti e non viziati da scarpe nuove di pacca. Il 6-1 con cui chiude il primo set in nemmeno mezzora non lascia presagire niente di buono per il ceco, che invece trova la forza di reagire nel secondo a suo appannaggio per 6-4. Un altro 6-1 in 28 minuti lancia Djokovic verso i titoli di coda, più lunghi del previsto data la strenua resistenza di Tomasz che obbliga il numero 1 al mondo a giocare 4 volte il match point salvo chiudere con l'ace. Finale: 6-1, 4-6, 6-1, 6-4.
Nel tabellone femminile Na Li inverte la tendenza, facendo fuori la testa di serie numero 4 Radwanska con un perentorio 7-5, 6-3. Maria Sharapova è decisamente la giocatrice più in forma del torneo insieme a Serena Williams, e probabilmente la finale sarà affar loro. La bella Maria rifila un secco 6-2, 6-2 alla malcapitata Makarova. L'altra semifinale sarà determinata dagli scontri tra Azarenla e Kutzneskova e Serena Williams e Stephens.
A chiudere il palinsesto della racchetta, che inizierà all'1.00 ora italiana con gli incontri femminili, ci saranno gli altri due quarti di singolare maschile. Non dovesse essere di troppo appeal la sfida dell'Azarenka, i nottambuli del tennis possono sempre rifarsi con il doppio maschile, che battezza la giornata con la coppia italiana Fognini-Bolelli, impegnati con i Colombiani Farah-Cabal. Nel singolare maschile, dicevamo, Chardy-Murray farà da apripista all'attesissimo incontro tra Tsonga e Roger Federer, al suo 35° quarto di finale consecutivo in un Major. Un'istituzione, l'elvetico. Che si presenta alla sfida senza aver mai perso il servizio.
Luca Pelliccioni