La prima dell’anno, la prima post banchetti è sempre un po’ pericolosa. La sosta può incidere annacquando lo spirito e rallentando le gambe. In più c’è l’incognita derby e vai a capire, c’è la forza del Modena e la sirena dell’emergenza che sbuffa. Bisoli ha più assenti che certezze e ha trascorso le feste in pieno laboratorio. E per le scelte siamo alla stretta finale. O 4-3-2-1 o 4-3-3. Sfumature, volendo. Perché la difesa priva di Petras, Biasi, Piangerelli e Franceschini è arrangiatissima con Schelotto terzina e il quasi bimbo Petti in mancina. Inedito anche il centrocampo con Parolo e Pedrelli e probabilmente con Castiglia. Reaparecido, l’ex capitano della Primavera è stato travolto dal passaggio nei pro e cerca ora di rialzare la testa e crearsi l’occasione. Bucchi e Giaccherini a completare. In caso di 4-3-3 invece trazione superanteriore con anche Malonga e non Castiglia dal primissimo minuto. Segarelli e De Feudis gli squalificati, due come per Apolloni privo del portiere Narciso e di Troiano fermati dal giudice. Problemi di formazione anche per il tecnico canarino che aggiunge all’elenco anche Ricchi e Leo Colucci. Pinardì c’è dietro a Bruno e Catellani e dunque prima linea al completo. La prima dopo la sosta è anche la penultima di andata. Il Cesena gira pagina con due derby, dopo Modena arriva il Piacenza e i sogni ancora tutti intatti.
Roberto Chiesa
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