Era il 2000 quando un gruppo di volontari riminesi arrivava in Mozambico armato di solidarietà e amore per il baseball, tramite il quale volevano allontanare i bambini delle zone più disagiate del Paese da fame e ambienti difficili. Progetto umanitario ambizioso e rivelatosi vincente, perché in 18 anni, partendo dal nulla, ha creato un movimento di livello nazionale. E che domenica taglierà un traguardo storico, visto che si disputerà la prima giornata del primo campionato di batti e corri del Mozambico. Campionato U15, perché nel frattempo i bambini di allora sono diventati ragazzi. 8 i club partecipanti, tutti della provincia di Maputo. Dotati, oltre che della squadra U15, anche di U12 e U18, ognuna delle quali coinvolge una quindicina di atleti. Il tutto in un progetto che negli ultimi 4 anni si è sviluppato in maniera esponenziale, grazie al lavoro di allenatori e associazioni. Associazioni che ora mirano a dar vita alla Federazione Baseball Mozambico. Il Ministro dello Sport ha aperto alla cosa, a patto che si coinvolgano anche le bambine creando squadre di softball. C'è poi un accordo verbale con l'assessore allo sport di Maputo per trasformare la vecchia arena per le corride in un campo da Little League, un progetto che sarà sostenuto economicamente dalla Federazione Internazionale. Un altro passo sarà lo sbarco nelle piattaforme di crowdfundig, per raccogliere altre donazioni da reinvestire in materiale da gioco, cibo e trasporto dei ragazzi.
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