Era cominciata bene in Gara 1. Un secco 3 a 0 per la T&A che sembrava avere dimenticato in fretta la trasferta di Parma. Poi quel maledetto quarto inning nella seconda partita che ha spostato l’inerzia dell’intera serie a favore di Bologna: un mini break di tre punti - frutto di un errore della difesa e del doppio di Urueta – che i sammarinesi non riusciti più a recuperare. In gara 3 non c’è stata praticamente storia: intoccabile Cretis, il partente sul monte di lancio per l’Italeri, in difficoltà invece Martignoni che dopo due riprese aveva già concesso 5 punti. Il 9 a 1 finale racconta più di ogni parola il dominio bolognese. Due sconfitte che bruciano e che complicano la corsa della T&A verso i play-off. Bruciano per tanti motivi: perché davanti c’era la diretta concorrente per il primo posto, perché sono arrivate sul diamante amico di Serravalle e, soprattutto, perché consegnano un saldo negativo negli scontri diretti anche contro l’Italeri: in caso di parimerito la squadra biancazzurra perdeva già da Parma e Nettuno, altre due concorrenti nella volata play-off. La TeA ora è terza in una campionato sempre più serrato. Davanti, a vista, ci sono Italeri e Danesi. Il fiato sul collo è invece quello di Parma e Grosseto. Più difficile che rientri in gioco Rimini. Il calendario darà una mano ai sammarinesi nei prossimi due incontri: tra la trasferta di Reggio Emilia e la partita casalinga contro Trieste bisognerà mettere tanto fieno in cascina, in vista dell’incrocio decisivo a Grosseto. Visti gli scontri diretti sfavorevoli i play-off arriveranno solo se i campioni d’Europa finiscono dietro San Marino.
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