Basilea, Federer a quota 7: Nadal piegato in tre set
Rapporti di forza che negli anni si sono ribaltati, anche se la carta d'identità certo non favorisce l'elvetico. I tanti infortuni di Rafa – che lavora per tornare quello di un tempo – hanno limitato non poco il gioco del maiorchino, spesso travolgente dal punto di vista atletico e difensivo.
Il primo set è svizzero: dopo aver chiamato a rete Nadal, che già un metro davanti alla riga di fondo soffre di vertigini, Federer prenota il parziale girando intorno ad una pallina che – schiaffeggiata di dritto – bacia la riga e vale il break che conserva con non poche difficoltà nel successivo turno al servizio, dove si salva così sul vantaggio Nadal. Il maiorchino perde anche il nono gioco cedendo la battuta a zero, cosa che fa letteralmente impazzire il pubblico che festeggia il 6-3.
Tutt'altro che deciso l'incontro, che Nadal tiene vivo sfruttando l'unica palla break concessagli all'undicesimo gioco e che gli permette di apparecchiare per il terzo set.
Anni fa sarebbe stata la svolta, anni fa il fattore psicologico avrebbe scomposto le certezze di Federer. Oggi però Nadal non è quella macchina imbattibile, quel maratone imperforabile, quel muro iberico che ribatteva ogni fendente dello svizzero. Di forza si costruisce una palla break, che concretizza con l'aiuto dell'avversario all'ottavo gioco del terzo e decisivo parziale. Finisce con un servizio vincente, finisce con una liberatoria frustata al cielo. È l'undicesimo successo in 34 confronti, è il settimo successo nella sua Basilea, tanti quanti a Wimbledon, Halle, Dubai e Cincinnati. Lunga vita al Re, lunga vita ad un duello immortale come quello tra Roger Federer e Rafa Nadal.
LP