Quello del quarto quarto rischia di diventare un problema d'antonomasia: puntualmente ad un primo tempo ben giocato dai Titans, fa seguito un rientro dagli spogliatoi pessimo e che rischia di compromettere un anno di sacrifici. Questa volta la beffa è addirittura nell'ultimo parziale.
Il primo quarto al Pala Alutto è quanto più equilibrato si possa immaginare: solo in un'occasione e per una manciata di secondi una formazione è stata avanti di due possessi. Si trattava dell'Asset, avanti 17-13 con il libero di Mazzotti. Il parziale premia l'Asset con 19-18 in cui c'è tanto di Benzi, fatturante 9 punti, ma anche collettivo, con diversi uomini ad assaggiare la retina.
Sulla falsa riga del primo, anche il secondo quarto: l'allungo iniziale dell'Asset fino al 26-18 è suturato dai 5 punti consecutivi di Albertini, che poi va a prendersi anche il rimbalzo che avvia l'azione del -1 firmato Savio, a segno pure in lunetta col canestro dell'aggancio. Da lì in avanti si va punto a punto fino al tecnico di Biordi su Zuccheri che permette agli emiliani di andare negli spogliatoi in vantaggio per 41-40.
Nel secondo tempo l'Asset Banca rimane in campo per sei minuti scarsi, il tempo necessario alla Salus di prendere confidenza col doppio possesso di vantaggio che da eccezione diventa regola: al suono della terza sirena, i padroni di casa conducono 60-56 con Mazzotti a sbagliare la bomba del -1. Ci si gioca tutto nell'ultimo, difficilmente commentabile, quarto: la Salus allunga subito fino al +9 e i Titans fino a 2' dalla fine hanno messo dentro solo due canestri con Benzi e Cardinali. Troppo poco: i bolognesi ne approfittano e chiudono un parziale di 26-9 nel quarto che apre a seri dubbi sulla capacità di soffrire dei Titans e sulle energie residue da dedicare all'obiettivo salvezza, che passa ora da due importantissime vittorie.
Se al Pala Alutto è terminata infatti con un roboante 86-55, questo giovedì al Multieventi servirà una vittoria convincente per gli uomini di Sergio Del Bianco, o quantomeno un successo che possa mantenere viva la fiammella della speranza per andare a giocarsi tutto di nuovo in Emilia domenica prossima. Pena la retrocessione in Serie C regionale.
LP
Il primo quarto al Pala Alutto è quanto più equilibrato si possa immaginare: solo in un'occasione e per una manciata di secondi una formazione è stata avanti di due possessi. Si trattava dell'Asset, avanti 17-13 con il libero di Mazzotti. Il parziale premia l'Asset con 19-18 in cui c'è tanto di Benzi, fatturante 9 punti, ma anche collettivo, con diversi uomini ad assaggiare la retina.
Sulla falsa riga del primo, anche il secondo quarto: l'allungo iniziale dell'Asset fino al 26-18 è suturato dai 5 punti consecutivi di Albertini, che poi va a prendersi anche il rimbalzo che avvia l'azione del -1 firmato Savio, a segno pure in lunetta col canestro dell'aggancio. Da lì in avanti si va punto a punto fino al tecnico di Biordi su Zuccheri che permette agli emiliani di andare negli spogliatoi in vantaggio per 41-40.
Nel secondo tempo l'Asset Banca rimane in campo per sei minuti scarsi, il tempo necessario alla Salus di prendere confidenza col doppio possesso di vantaggio che da eccezione diventa regola: al suono della terza sirena, i padroni di casa conducono 60-56 con Mazzotti a sbagliare la bomba del -1. Ci si gioca tutto nell'ultimo, difficilmente commentabile, quarto: la Salus allunga subito fino al +9 e i Titans fino a 2' dalla fine hanno messo dentro solo due canestri con Benzi e Cardinali. Troppo poco: i bolognesi ne approfittano e chiudono un parziale di 26-9 nel quarto che apre a seri dubbi sulla capacità di soffrire dei Titans e sulle energie residue da dedicare all'obiettivo salvezza, che passa ora da due importantissime vittorie.
Se al Pala Alutto è terminata infatti con un roboante 86-55, questo giovedì al Multieventi servirà una vittoria convincente per gli uomini di Sergio Del Bianco, o quantomeno un successo che possa mantenere viva la fiammella della speranza per andare a giocarsi tutto di nuovo in Emilia domenica prossima. Pena la retrocessione in Serie C regionale.
LP
Riproduzione riservata ©