Basket, Pesaro: con Avellino la difesa non basta
All'insegna dell'equilibrio anche il secondo quarto, dai cui blocchi prova a scattare ancora Pesaro, avanti di otto sulle due triple consecutive a firma di Thornton ed Harrow, già in doppia cifra che diventa dozzina sul 24-16. Di là si accende Joe Ragland, elemento illegale per questa pallacanestro quando in giornata: 2/2 ai liberi, un rimbalzo, il terzo assist e due falli subiti riportano Avellino sul -1 in una manciata di secondi. Nel tira e molla che chiude la frazione, Pesaro guadagna gli spogliatoi sul 28-27. Punteggio basso che rende merito all'ottimo lavoro difensivo di entrambi i roster.
A far pendere l'ago della bilancia dalla parte della Sidigas è il terzo quarto e – al solito – Joe Ragland: l'MVP dello scorso campionato cambia letteralmente passo quando dal -1 trascina i suoi al +5, con due bombe spacca partita a distanza ravvicinata. Fesenko, complici le due triple fallite da Fields e Thornton – blinda il vantaggio irpino che lievita fino al +9.
In questa circostanza Pesaro cerca di coinvolgere Jarrod Jones, nel suo tentativo di risalire la china, e di fatto i 4 punti che porta in dote – insieme agli altrettanti firmati di Brandon Fields – permettono alla Consultinvest di riportarsi sotto sul 38-41. Peccato allora per un finale di quarto col fiato corto: gli errori di Nnoko e Thornton spalancano la strada ad Avellino che nel canestro di Marco Cusin – oggetto del desiderio della VL della scorsa estate, salvo essere snobbata – trova il +7 che chiude la mezz'ora.
Operazione rimonta che prova ad inaugurare lo strabiliante Harrow di inizio quarto quarto e che – sulla bomba di Simas Jasaitis – distava un possesso. Brava lì Avellino a ricostruirsi il nuovo parziale decisivo sull'ennesima tripla di Maarten Leunen (chiuderà col 4/7 dall'arco) e successivi liberi di Ragland.
Un ottimo Ryan Harrow non basta alla Consultinvest per invertire il trend negativo che si sostanzia nella terza sconfitta consecutiva in campionato, dopo quelle con Torino e Cantù. Sottotono Jarrod Jones – che 7 dei suoi 17 li mette a segno nell'ultimo, inutile, minuto – e soprattutto gli esterni, che non portano pericoli al canestro irpino.
Alla causa della Sidigas dell'ex Stefano Sacripanti bastano invece gli strappi di Joe Ragland – top scorer con 21 punti – per centrare il terzo successo in Serie A. Bene anche Leunen, con 15 punti, 5 rimbalzi e 2 assist.
LP