Profondo rosso della Titano. Nella partita casalinga contro Imola, i sammarinesi vengono sommersi da una valanga di punti. Alla fine ben 28 lunghezze divideranno le due formazioni: 84-56. L’inizio di gara aveva fatto presupporre un altro finale.
San Marino subito avanti con ospiti comunque ben determinati a non farsi sopraffare. Al riposo solo 8 punti dividevano i due quintetti. Ritorno in campo traumatico per i biancoazzurri. Protagonista Max Romboli che infila 11 punti consecutivi. Sulla sponda opposta nessuna reazione. La partita si chiude in pratica qui. L’ultimo quarto d’ora è di pura accademia. Ottima naturalmente la prestazione di gruppo degli emiliani. Ai titani non basta l’assenza di Filloy per giustificare una prestazione opaca.
Una cosa è certa: gli alti e bassi mostrati dalla squadra in questo inizio di stagione non sono un caso. Salvo terapie d’urto, al momento sconosciute, è ipotizzabile pensare che accompagneranno i biancoazzurri fino al termine del campionato.
Nell’Imola superba la prova di Romboli. 26 punti, uomo che ha fatto la differenza. Anche Scala e Di Placido in doppia cifra. Tra i titani da salvare le prestazioni di Tentoni e Lemme ed il buon inizio di Calcagnini.
Piero Arcide
San Marino subito avanti con ospiti comunque ben determinati a non farsi sopraffare. Al riposo solo 8 punti dividevano i due quintetti. Ritorno in campo traumatico per i biancoazzurri. Protagonista Max Romboli che infila 11 punti consecutivi. Sulla sponda opposta nessuna reazione. La partita si chiude in pratica qui. L’ultimo quarto d’ora è di pura accademia. Ottima naturalmente la prestazione di gruppo degli emiliani. Ai titani non basta l’assenza di Filloy per giustificare una prestazione opaca.
Una cosa è certa: gli alti e bassi mostrati dalla squadra in questo inizio di stagione non sono un caso. Salvo terapie d’urto, al momento sconosciute, è ipotizzabile pensare che accompagneranno i biancoazzurri fino al termine del campionato.
Nell’Imola superba la prova di Romboli. 26 punti, uomo che ha fatto la differenza. Anche Scala e Di Placido in doppia cifra. Tra i titani da salvare le prestazioni di Tentoni e Lemme ed il buon inizio di Calcagnini.
Piero Arcide
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