Quei magnifici anni 90. I tifosi Virtus di mezza età certo non li hanno dimenticati. Le V nere dominavano in Italia e in Europa. In panchina Ettore Messina. Sul parquet, tra i tanti campioni, un fuoriclasse: Sasha Danilovic. Giocava col numero 5 sulla maglia. Quel numero non lo avrà più nessuno. E' stato ritirato e messo in bacheca. Ieri, nel giorno dell' ufficializzazione, il serbo ha fatto ritorno nel tempio dove ha firmato alcune delle pagine più belle della storia della società bolognese. Unipol Arena pieno come un uovo. Un boato interminabile al suo ingresso in campo. Tanto che è stato lo stesso "Sasha" a dire: "basta così". Danilovic ha appeso le classiche scarpe al chiodo ad appena 30 anni, comunicando la decisione al coach Messina per telefono, dopo un allenamento. Ha ammesso: " dopo averlo fatto mi sono sentito più leggero. Bisogna avere il coraggio di lasciare quando si è al vertice". Da quel giorno sono trascorsi 14 anni. Ogni tempo porta i suoi eroi. Ma per Danilovic Bologna fa un eccezione: Lui è per l' eternità.
Piero Arcide
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