Bellaria-Cesena 0-3
Si vede invece Aldo Simoncini, bravissimo il nazionale sammarinese e negare all’ex Giaccherini la palla gol forse più netta dell’intero incontro. Bisoli pare deciso a puntare sul 3-5-2, Pregnolato e Zauli si mettono a quattro perché con i giovani si gioca sempre saggiamente a quattro. Ancora Simoncini si fa vedere, questa volta è De Feudis a tentare. Per il resto tutto come previsto. Il Cesena manovra, la palle gira bene ma un po’ lentamente e il Bellaria ha personalità e si difende alto senza soffrire troppo. Si concede anche una ripartenza che toglie le ragnatele ai guanti di Antonioli, sollecitato dal buon lavoro di Elia.
Il Cesena passa al 37’, Pedrelli (bene quando spinge) la mette all’inglese sulla testa di un Djuric migliorato e dimagrito: l’anticipo sul difensore è mortale.
Ripresa, l’insalata di cambi di qua e di là fa si che dagli esperimenti si passi al cantiere vero e proprio. Segna Schelotto, buona gamba su e giù per la corsia, ma è fuorigioco. Segna ed è buono e anche un bel gol Cusaro, che si inventa una bicicletta alla Vito Chimenti e supera l’incolpevole Mosetti che nel frattempo ha sostituito Simoncini. Il tris arriva a tempo scaduto. Il giovane Righini vede aprirsi la barriera e furbescamente calcia li. E tra poco sarà calcio vero.
Roberto Chiesa